mercoledì 14 marzo 2018

PIÙ PROFONDO DEL MARE, MELISSA FLEMING. Review party.


TITOLO: Più profondo del mare
AUTORE: Melissa Fleming
EDITORE: Piemme (Voci)
PAGINE:269
PUBBLICAZIONE: 13 marzo 2018
GENERE: Narrativa
PREZZO: € 9,90 ebook; € 18,50 cartaceo
L'esile salvagente intorno alla vita tiene a galla Doaa e due bambine, una di pochi mesi, l'altra di nemmeno due anni, a lei affidate dai genitori prima di scomparire per sempre nelle acque, come altre centinaia di persone. Doaa ha paura, lei ha sempre odiato l'acqua, sin da piccola, e solo la guerra e la disperazione che l'accompagna l'hanno convinta a lasciare la sua famiglia e la sua casa in Siria e mettersi su quel barcone. Aveva tanti ricordi felici e tanti sogni da realizzare, che ora galleggiano intorno a lei insieme ai relitti dell'imbarcazione e ai pochi superstiti dei 500 che si erano messi in viaggio. Erano quasi arrivati, solo poche ore di mare li separavano dall'Italia, risate liberatorie cominciavano a levarsi dal ponte, quando un peschereccio si dirige contro di loro, una, due volte. Per farli affondare. Il barcone non regge e tutti si gettano in acqua. Molti annegano subito. Anche Doaa non sa nuotare e solo il salvagente che le porta il marito la tiene a galla. E lo farà per i successivi quattro giorni, in cui le voci e i lamenti intorno si spengono uno dopo l'altro. La tentazione è di lasciarsi andare, ma le due bambine che si aggrappano a lei reclamano la vita. Per loro deve lottare e resistere un'ora di più, poi un'altra, e cantare, e pregare, fino a quando qualcuno arriva. Solo undici vengono tratti in salvo. Doaa ha diciannove anni, ma la sua vita comincia da quei quattro giorni alla deriva. Perché la prima volta nasci al mondo, ma è quando capisci quanta forza si cela in te, e quanto la speranza può avere la meglio sulle circostanze più tragiche, che nasci a te stesso.


Una storia come ne sentiamo tante, quella di una profuga siriana in fuga dalla sua terra tanto martoriata dalla guerra. Dooa ha solo quattordici anni quando insieme alla sua famiglia è costretta a lasciare Daraa per fuggire in Egitto come rifugiata. Stiamo parlando della famosa "Primavera Araba" e del post governo di Bashar al-Assad. Le sorti del Medio-Oriente sono destinate a cambiare e Dooa rimarrà travolta, suo malgrado da una serie di eventi politici che muteranno le sorti del popolo siriano e di milioni di esseri umani che ancora oggi ne portano il segno.
Insieme a Dooa viviamo gli anni della sua infanzia. Una famiglia numerosa con una mamma colpevole di non riuscire a generare un erede maschio. Sin dalla sua nascita Dooa è considerata una bambina speciale che avrebbe portato fortuna e prosperità alla sua famiglia. Il destino però ha strani modi per farsi beffe della gente.
L'esistenza di Dooa sarà una vera e propria altalena di eventi infausti, una vita vissuta sul filo del rasoio, in continua tensione per la paura che un cecchino posa prendere di mira lei o un suo familiare, o che un attentato possa spazzarli via. Dooa si dimostra una
vera e propria attivista sul piano politico, e se venisse scoperta subirebbe punizioni atroci sotto gli occhi dei gentori.
Vivere nella città che tanto ama peerò non è sempre più rischioso, così fuggono in Egitto, che in un primo momento accoglie i profughi siriani a braccia aperte. Per Dooa sono anni difficilissimi, lei che odia i cambiament fatica tanto ad adattarsi alla sua nuova vita. Costantemente affaticata e depressa sogna un giorno di poter fare ritorno in patria. Lei si sente tanto in colpa per aver lasciato i suoi amici a morire, come se li avesse vigliaccamente abbandonati al loro destino. 
 
«Invidio le montagne, gli alberi e le rocce, perché loro potranno respirare l’aria di Daraa, e io no» sussurrò, dando un’ultima occhiata nostalgica al suo paese.

Per Dooa sarebbe anche il momento di prendere marito, ma è l'ultima cosa a cui la ragazza pensa, tutta presa dalla smania di aiutare chi le sta accanto. Un giorno però irrompe nella sua vita Bassem e dopo una corte spietatissima riesce a convincere Dooa a diventare la sua fidanzata. Finalmente ha qualcuno a cui appoggiarsi, che la venera e la rispetta aiutandola nella gestione di tutta la famiglia.
 
«Bene. Allora voglio che sia mia» dichiarò Bassem sorridendo. «C’è qualcosa in lei. Mi ha completamente ammaliato.»
Le sorti politiche dell'Egitto però mutano ancora e dopo un colpo di stato i siriani diventano il nemico, accusati di appoggiare il vecchio governo deposto. Girare per le strade è un pericolo continuo, ad ogni angolo Dooa e le sorelle rischiano di essere rapite o violentate. Bassem non riesce più a sopportare tanto e convince la fidanzata a compiere l'ennesimo atto disperato: tentare la traversata in mare per raggiungere l'Italia e da lì stabilirsi in Germania o più a nord per poi far arrivare anche al sua famiglia.
Inizia così l'ultimo disperato atto di una ragazza che sogna solo di vivere in pace e vi assicuro che leggere della traversata vi ridurrà il cuore in pezzi. 
 

Più profondo del mare non è un libro facile da leggere, ma proprio per questo lo consiglio a tutti, perché la storia di Dooa scuote le coscienze, ci fa riflettere e aprire gli occhi. Quante volte ci siamo trovati a osservare le stesse scene descritte da Dooa, scorrendo tra i canali della TV liquidando tutto con un po' di superficialità? È ora di riflettere, di mostrare indignazione ma anche solidarietà, perché siamo così fortunati ad avere un tetto sopra la testa, abbracciare le nostre famiglie, amare i nostri compagni senza vivere nella paura che tutto ci venga strappato da un momento all'altro.
La continua tensione per una tragedia immente che temevo arrivasse ha messo alla prova i miei nervi, per non parlare della descrizione attenta e dettagliata degli orrori della guerra e della disperazione della traversata, di vite strappate al mondo sotto l'indifferenza di tutti.
Per fortna in Più profondo del mare non c'è solo la narrazione dell'orrore, ma anche il racconto di una cultura antica tanto diversa dalla nostra per usi e costumi. Troviamo il profondo legame per la famiglia e il forte senso di responsabilità che ogni componente sente. Leggiamo dell'amore, quello sincero, fatto di sacrificio che smuove le corde dell'anima. 
 
«Noi siriani non abbiamo nessuno che ci sostenga, tranne Dio» mi disse. «Forse c’è interesse nei nostri confronti, ma solo a parole. Io sono sfinita. Non posso tornare dai miei genitori, e la mia famiglia non può venire qui. Ho ascoltato tante promesse, ma voglio vedere dei fatti.»

Come sia stato possibile per una ragazza di soli diciannove anni affrontare così tante tragedie mi è ancora incomprensibile, mente sto comodamente seduta al mio pc a scrivere questa recensione, lamentandomi magari del fatto che lavoro troppo. Quella di Dooa è una storia vera, la storia di una ragazza che ha attraversato l'inferno insieme ad altre 500 persone e solo 11 di queste resteranno vive dopo essere stati quattro giorni in acqua, alla deriva, con un Dio che sembra averli dimenticati, mantenendo comunque una fede incrollabile.
Sofferenza, forza d'animo e tanta, tanta speranza fanno di Più profondo del mare una lettura imperdibile, e se ce lo consiglia anche Khaled Hosseini come non credergli?




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